Luna Rossa in una regata di Prada Cup (Fiona Goodall/Getty Images)
Perché in Coppa America le barche passano più tempo in aria che in acqua?
È probabile che anche i non appassionati, vedendo alcune immagini dalle regate di Coppa America in corso in queste settimane in Nuova Zelanda, siano stati in qualche modo attratti dall’aspetto delle barche, reso radicalmente nuovo dalla presenza di particolari appendici — il timone e due ali mobili, dette foil — che immerse in acqua e a velocità sostenuta sollevano in aria gli scafi. Da questo processo deriva il nome dato a questa nuova tipologia di imbarcazioni: monoscafi volanti, gli stessi che Max Sirena, skipper di Luna Rossa, ha definito «le barche più eccitanti con le quali abbia mai lavorato, quasi più belle da vedere che a navigarci sopra»...
Luna Rossa AC75 foiling
La riproduzione di un foil immerso durante la navigazione
>>> www.ilpost.it/2021/02/23/monoscafi-volanti-foiling-coppa-america/amp/
I Signori della vela
Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada e presidente di Luna Rossa, ha raccontato di recente a Sky Sport che durante i colloqui con i neozelandesi si giunse alla conclusione che, dopo i catamarani volanti, tornare ai monoscafi tradizionali sarebbe stato un errore: il passaggio successivo fu quindi quello di applicare le caratteristiche dei catamarani a dei monoscafi di nuova concezione.
www.nowtv.it/watch/home/asset/i-signori-della-vela/skysport
🇮🇹Facciamo un passo in dietro anzi avanti🤩
Un pensiero su “Come siamo arrivati a far volare le barche a vela”