Ci vuole un “nuovo Rinascimento”.
Post di Rosario Grillo
Immagini delle opere di Paul Klee (1879-1940).
Paul Klee, Perso
Ritorno sulla “torre di Babele” (1), un po’ per registrare il decadimento della parola, un po’ con la speranza di smuovere ad un “ritorno alle origini”.
Nuovo Rinascimento potrebbe essere, se si concepisse come: il ritorno alle origini. (2)
La mia istanza parte dalla constatazione di un abbrutimento – in gran parte con la forma di uno slang, insieme social e giovanile – del linguaggio, sviato dalla sua vocazione naturale.
Sappiamo bene che, nella storia, il linguaggio ha voluto e saputo piegarsi alla funzionalità, mantenendo ben ferma la “bussola” del significante primo: nominare gli enti. Ed è appunto qui che s’innesta il verso biblico della Genesi 2, 19-24 che, senza forzature, si presta ad essere comparato a molti altri episodi delle tradizioni antiche.
A chiarimento e come monito/esortazione, metto in nota l’articolo che porta a riflettere sulla brutta caduta di stile del lessico giovanile, ormai scaduto in un insieme di parole mozze: codice identitario che segna una netta frattura generazionale.
Paul Klee, Oh! Questi rumori!
https://youtu.be/g7sRGxNkZnY
Paul Klee
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