“In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli.”
(Mt 18, 3-4)
Il 31 luglio di 75 anni fa morìva Antoine de Saint-Exupéry.
Da don Paolo Squizzato una suggestiva rilettura teologica e psicoanalitica de “Il Piccolo Principe”, splendida metafora dei deserti e delle fragilità del nostro tempo, ingiustamente confinato nell’ambito della letteratura da ragazzi.
Buon ascolto
Gianni Marmorini
Paolo Scquizzato “Le fiabe non sono favole” Il piccolo principe
I SABATI DELLA ‘MATER UNITATIS’
“Sulle spalle di giganti”
“Siamo come nani assisi sulle spalle di giganti, cosicché possiamo vedere più cose e più lontano di loro, non perché abbiamo una vista più acuta o altra particolarità fisiologica, ma poiché siamo sollevati più in alto dalla loro mole gigantesca”(Bernardo di Chartres).
Incontri e approfondimenti di opere letterarie e artistiche, che hanno scolpito il tempo e la storia degli uomini, in grado ancora oggi di parlare al cuore e alla coscienza di coloro che desiderano fermarsi e prestare un ascolto capace di far crescere in umanità.
Sabato dalle 16.00 alle 18.00. Guida: don Paolo Scquizzato
Terza giornata 14 gennaio 2017
8 OTTOBRE – 19 NOVEMBRE 2016 14 GENNAIO – 18 FEBBRAIO – 18 MARZO 2017
Sito: http://materunitatis.cottolengo.org/
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Nella celebre favola di Antoine de Saint Exupèry, Il Piccolo Principe, c’è un bellissimo incontro fra il piccolo principe e la volpe. Nella loro chiacchierata, il principino e la volpe intrecciano pian piano un’amicizia profonda fra serio e faceto. Prima di salutarsi, la volpe dice un’ultima cosa al piccolo principe:
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«Ecco il mio segreto. è molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi».
L’ha ripubblicato su non c'è rosa senza spine By GiuMae ha commentato:
Il Piccolo Principe